Intervista a Pignataro Carmen
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Interviewee: Pignataro Carmen Interviewer: Giacobbe Borelli Maia
26 February 2016 – Roma, Coop91, ufficio dell’intervistata a Via Giovanni Lanza 178
  • People
  • Titles (Theatre Performances, Texts, Films)
  • Places
  • Collective Organisations (Companies, Institutions)
  • Angelini Franca
  • Asor Rosa Alberto
  • Avalli Ippolita
  • Bassignano Ida
  • Blady Susy
  • Boggio Maricla
  • Bonino Emma
  • Borgna Gianni
  • Bruck Edith
  • Calenda Antonio
  • Cambria Adele
  • Caruso Michela
  • Casari Alberto
  • Casini Caterina
  • Chiavacci Silvia
  • Cinque Luigi
  • Costantini Emilia
  • Daopoulo Rony
  • Degli Esposti Piera
  • Fabbri Marisa
  • Faccio Adele
  • Fantoni Gigliola
  • Frabotta Bianca Maria
  • Gatta Teresa
  • Ginzburg Natalia
  • Guasti Gloria
  • Magli Ida
  • Mannoia Fiorella
  • Maraini Dacia
  • Maraini Yuki
  • Miscuglio Annabella
  • Moravia Alberto
  • Moretti Mario
  • Nicolini Renato
  • Or Rossella
  • Papas Irene
  • Pedullà Walter
  • Peragallo Perla
  • Piccioni Anna
  • Poli Lucia
  • Pravo Patty
  • Regoli Mariella
  • Ronconi Luca
  • Rossellini Isabella
  • Rotundo Loredana
  • Russo Giuny
  • Scafi Annalisa
  • Scalchi Ada
  • Scandurra Sofia
  • Schneider Maria
  • Scuccimarra, Grazia
  • Siciliano Enzo
  • Sontag Susan
  • Tatò Carla
  • Valeri Franca
  • Wertmuller Lina
  • Zamengo Renata
  • Cuoro di e con Salvatori Gioia (regia di Roselli Giuseppe)
  • Dialogo di una prostituta con un suo cliente di Maraini Dacia (regia collettiva)
  • Io sono mia, da Donne in guerra di Maraini Dacia (regia di Scandurra Sofia)
  • Madre Coraggio di Brecht Bertolt (regia di Calenda Antonio)
  • Molly cara dall’Ulisse di Joyce James (regia di Bassignano Ida)
  • Viaggio di una voce di e con Degli Esposti Piera (regia di Degli Esposti Piera)
  • Appia Antica, Mausoleo di Romolo, Roma
  • Argot, Roma
  • Casa della donna “Buon Pastore”, Roma
  • Centre Pompidou, “Beaubourg”, Parigi
  • Giardini della Filarmonica, Roma
  • Orto Botanico, Roma
  • Rimini
  • Teatro Alberichino, Roma
  • Teatro dell’Orologio, Roma
  • Teatro La Maddalena, Roma
  • Terme di Caracalla, Roma
  • Venezia Lido
  • “effe”, rivista femminista, Roma
  • “Fra un atto e l’altro”, convegno sul teatro delle donne
  • “I solisti del teatro”, rassegna di teatro e musica
  • “L’altra metà della scena”, rassegna dell’Estate Romana
  • ARCI
  • Avanguardia Operaia
  • Collettivo Femminista Pompeo Magno
  • Collettivo Isabella Morra
  • Estate Romana
  • Luna Film
  • Mostra Internazionale del Cinema, Venezia
  • Opera Comique
  • Premio “Amalia Rosselli”
  • Provincia di Roma
  • Teatro del Guerriero, Bologna
  • Teatro La Maddalena
  • Teatro Viola
  • Teatro91
  • TheAtre
Description

Approdo a Roma di Carmen Pignataro (A causa di problemi tecnici l’intervista registrata inizia a 10 minuti circa dall’inizio della conversazione. Nei primi minuti (non registrati) Pignataro racconta l’approdo a Roma dalla Calabria per studiare all’Università la Sapienza, dove si avvicina alla politica militante e poi al femminismo.
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La prima partecipazione del Teatro della Maddalena all’Estate Romana  di Renato Nicolini
Roma, Renato Nicolini Assessore alla Cultura: grazie a lui aiuti finanziari e ospitalità di spettacoli internazionali al Teatro della Maddalena. La prima Estate Romana della Maddalena fu nel 1984 con L’altra metà della scena all’Appia Antica al Mausoleo di Romolo; poi partecipò per quattro anni. Il primo anno teatro e cinema, ospite Susan Sontag; nel 1986 teatro, con Piera Degli Esposti, Lucia Poli, Marisa Fabbri e musica con Patty Pravo, Mia Martini, Giuny Russo e Fiorella Mannoia.
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Le sedi della Maddalena negli anni Ottanta, il nucleo iniziale.
Il Teatro La Maddalena era sotto sfratto, dal 1979, a via della Stelletta. Ospitalità al Teatro dell’Orologio per gli spettacoli, la sede degli uffici era ormai al Buon Pastore. Del nucleo iniziale c’erano Edith Bruck, oltre a Dacia Maraini, poi la moglie di Scola (Gigliola Fantoni, ndr), grazie a un seminario di scrittura, Franca Angelini. Maricla Boggio scriveva ma non faceva parte della cooperativa.
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La Maddalena, la drammaturgia,  la linea della formazione e dei laboratori negli anni Ottanta, empowerement delle donne
ASCOLTO
La Maddalena era un luogo di formazione e valorizzazione delle culture delle donne, le spettatrici come le artiste. Poi vennero i laboratori, dal 1981 al 1985 circa (in realtà cominciarono nel 1979, ndr). Docenti di scrittura Edith Bruck e Dacia Maraini; per il teatro Piera Degli Esposti, Lucia Poli e Marisa Fabbri; per il cinema Lina Wertmuller, Loredana Rotundo, Annabella Miscuglio, Rony Daopoulo, Sofia Scandurra. Partecipanti da tutta Roma non solo le femministe militanti.
All’inizio tra i soci c’era anche Moravia, poi si decise il separatismo. Pignataro prima faceva “doppia militanza” (nei gruppi politici e nei gruppi femministi, ndr) poi capì che era giusto il separatismo.
Ci fu anche un seminario per tecnici del teatro, professione dove le donne non erano presenti, Eugenia (una donna rifugiata dall’Argentina arrivata nel 1979, il cognome non è reperibile, ndr.) si formò alla Maddalena come tecnico luci diventando una delle più brave nel mestiere.
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Presenza di attori maschi nei primi spettacoli; Viaggio di una voce di Piera degli Esposti
D.: Ni primi spettacoli della Maddaelna c’erano anche gli attori?
R.: Nel 1976 c’era Michela Caruso con un attore uomo (Luciano Roffi, ndr) in Dialogo di una prostituta con un suo cliente (debutto 23 giugno 1976, Teatro Alberichino). Poi Pignataro nel 1984 inizia a lavorare alle tournée di Piera Degli Esposti  con Viaggio di una voce,  montaggio di pezzi di vari spettacoli in cui lei aveva recitato.
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Carriera successiva alla Maddalena, come organizzatrice curatrice e produttrice, sempre legata all’universo della performance femminile
Nel 1991 Pignataro fonda il Teatro91, cooperativa con Alberto Casari, Piera Degli Esposti e Annalisa Scafi.
Dal 1994 Gianni Borgna, Assessore alla Cultura del Comune di Roma, propone lo spazio di via Flaminia e Pignataro con Annalisa Scafi inizia la rassegna estiva I solisti del teatro, a oggi (2016)  23 edizioni.
L’altra metà della scena della Maddalena si fece invece per 6 anni. Spiegazione sulla definizione “solista”, da intendersi come specialista. Inoltre è produttrice teatrale per le singole attrici, Piera Degli Esposti e Lucia Poli, e cura altri eventi: dal 1996 e per 2 o 3 anni  i Capodanni romani con Luigi Cinque, per 16 anni il Carnevale romano. Continua come organizzatrice di eventi  fino al periodo di Alemanno. Ancora oggi lavora al 70% con artiste donne.
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Protagonismo delle artiste di teatro negli anni Sessanta-Ottanta: Perla Peragallo e le altre
Furono anni di maggior protagonismo femminile sulla scena: stimolata dalle domande, Pignataro ricorda.
Ida Bassignano non era legata alla Maddalena, fece però la regia di Piera Degli Esposti.
Carla Tatò prima del Carrozzone o Perla Peragallo, che frequentava anche lei la Maddalena… Quest’ultima non volle  partecipare alle rassegne de “L’altra metà della scena”, vennero invece Rossella Or, Anna Piccioni con Silvia Chiavacci.
Pignataro ricorda  anche Ippolita Avalli, Caterina Casini, Gloria Guasti di TheATre, anche se negli anni della Maddalena diffidava delle loro performance troppo eccentriche: ricorda quando chiusero gli spettatori dentro la cantina sbarrando le porte con catene e racconta la sua reazione.
00:18:48
Cosa manca oggi: spazio di aggregazione per l’arte delle donne. Tale era la Maddalena….
ASCOLTO
D.: Cosa rimpiangi di quell’esistenza, di quegli anni?
R.: Oggi manca l’esistenza di una vera Casa (della donna) come luogo di scambio per le donne, nella quale si passava l’intera giornata. Pignataro oggi usa il bar, ma non è la stessa cosa, manca la possibilità di una nascita collettiva delle produzioni, anche per le artiste giovani.   La Maddalena era una casa….
00:20:55
Gruppi odierni legati alle tematiche di genere
Tra i gruppi odierni legati alle tematiche delle donne segnala, più che gruppi, singole attrici, come quella dello spettacolo Cuoro (Gioia Salvatori, ndr).  Ai tempi invece c’era una condivisione totale e ora non esiste.
00:22:00
I solisti del teatro come luogo e contesto di interazione.
Pignataro con Annalisa Scafi aveva ricostruito negli spazi dei “I solisti del teatro” un luogo di scambio, per la creazione di futuri spettacoli, che venivano ideati ai Giardini della Filarmonica durante il mese e mezzo della rassegna estiva.
Pignataro è andata in tutto il mondo con gli spettacoli delle donne e trova che nelle tournée ci sia stato scambio tra tutte, ma che una Casa della Donna potrebbe ancora servire. Nelle rassegne all’estero c’era la cantante Teresa Gatta, Yuki Maraini e tante altre. Annalisa Scafi portò i suoi Super8 anche al Beaubourg di Parigi. C’era ogni tipo di artista
00:24:00
Vita della cineasta  Annalisa Scafi, compagna di lavoro e progettualità
Scafi era molto amica di Dacia Maraini e amante del cinema, regista di molti Super8 con lei. Nel 1982, prima della chiusura della Maddalena, fondarono insieme la Luna Film per occuparsi di cinema come donne, un’avventura nuova. Nel 1983 fecero la prima rassegna di cinema delle donne, che allora non avevano circuito, selezionando i film alla Mostra del Cinema di Venezia. Finanziate dalla Provincia di Roma, grazie alla funzionaria Ada Scalchi, i film furono proiettati al cinema King per tre anni. Scafi è stata poi compagna di lavoro di Pignataro anche nel teatro per 21 anni (fino alla sua morte, ndr). Era più vicina al femminismo politico di Pignataro e attiva con il Collettivo femminista di Pompeo Magno.
00:27:10
La formazione di Pignataro, fra studi universitari e politica
Pignataro era entrata in politica dopo il 1977-78, con il gruppo Avanguardia Operaia e ha smesso la militanza dopo due anni. Le mancavano due esami alla laurea universitaria in Lettere, si doveva laureare con Walter Pedullà o Alberto Asor Rosa ma facendo troppa attività politica non ha terminato. Ricorda i tre esami di Antropologia fatti con Ida Magli.
Biancamaria Frabotta, la poetessa, cercò inutilmente di convincerla a finire gli studi. Per un periodo insegnava francese nelle periferie ma non era questa la sua strada, poi scelse il lavoro del teatro che già praticava.
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Chi frequentava la Maddalena
Frequentavano la Maddalena: Isabella Rossellini, Maria Schneider, Lù Leone, Sofia Scandurra (ai tempi delle riprese di Io sono mia), Renata Zamengo, Saviana Scalfi, Natalia Ginzburg, Adele Faccio, Adele Cambria, Emma Bonino. Elogio di Sofia Scandurra, regista nei laboratori di formazione delle donne.
E le giornaliste Emilia Costantini e Mariella Regoli. Molto presente anche Edith Bruck (che ha scritto tanti spettacoli per la Maddalena).
00:33:00
La perdita dell’archivio personale
Al Buon Pastore, circa vent’anni fa, Pignataro subì il furto di tutti i materiali, dai libri contabili, alle locandine e alle luci, e per questo non ha più archivio del suo lavoro di quegli anni. L’unico riferimento è Archivia, dentro il Buon Pastore.
00:35:00
Le letture femministe, fra riviste e teatro.
Pignataro leggeva la rivista “effe”, aveva tutta la collezione, poi cominciò a leggere tutti i testi di Dacia Maraini e di Edith Bruck, la letteratura femminista, a conoscere il teatro di Piera Degli Esposti. Da allora segue la politica femminista, partecipò all’occupazione del Governo Vecchio, ma si è allontanata dal Buon Pastore perché non le sembra una Casa, più un Ministero delle donne o un “affittacamere”.
00:37:00
Il Premio Amelia Rosselli al Buonpastore
Con Teatro91 ha organizzato al Buon Pastore il “Premio Amelia Rosselli”, con Franca Valeri, Piera Degli Esposti, ecc., poi non si è sentita accolta e ha smesso di frequentare questo posto.
00:39:10
Esperienze e spettacoli che le hanno cambiato la vita personale dell’intervistata e la scena artistica romana.
In questi anni sono nati tanti teatri ed è cambiato molto sulla scena romana, è cambiata molto anche lei.
Madre Coraggio e i suoi figli di Piera Degli Esposti con la regia di Antonio Calenda ne è esempio, il regista ha imparato ad ascoltare l’attrice, come Luca Ronconi faceva con Marisa Fabbri. Anche gli uomini hanno capito.
Come piccoli teatri ora a Roma sono rimasti solo l’Argot e Teatro dell’Orologio ma il tempo delle Cantine doveva comunque finire, sia economicamente che come seguito di pubblico.
00:42:00
Dalla Maddalena alle grandi rassegne: il segno e il senso dell’imprenditoria artistica femminista
Considerazioni sul numero degli spettatori: il teatro della Maddalena aveva 99 posti mentre sull’Appia con l’Estate Romana c’erano 800 posti, l’anno della musica i posti estivi furono 1200, e tutti pieni. Triste nell’agosto 1989 tornare alla Maddalena e trovare il portone chiuso dalle catene per lo sfratto esecutivo ma secondo Pignataro l’esperienza doveva finire comunque per dimostrare di essere cresciute e di poter uscire fuori in altri spazi più ampi.
00:42:40
La scena delle donne nelle altre città italiane
 A Bologna ci furono scambi con il Teatro del Guerriero. Con le donne dell’ARCI a Rimini ci furono incontri per costruire il circuito del teatro delle donne. A Firenze, con i soldi del Comune, ci fu la possibilità di chiamare artiste di altri paesi, anche americane straordinarie che furono poi portate a Roma. Per esempio uno spettacolo di Molly o cara fu in scena in lingua francese a Roma, alla Maddalena, Firenze e Bologna, l’ARCI aiutava molto il teatro delle donne.
00:44:00
Roma e il sostegno pubblico al teatro delle donne negli anni Ottanta
Nel 1983 la Maddalena con l’ARCI e la Provincia di Roma organizzò per due anni un circuito di teatro delle donne, con Piera Degli Esposti, Lucia Poli, Grazia Scuccimarra, Opera Comique, Teatro Viola. C’erano allora più finanziamenti pubblici. Nel 1985 l’Assessore assegnò lo spazio delle Terme di Caracalla (parte posteriore) con 1200 posti per L’altra metà della scena, dove partecipò anche Irene Papas.
00:46:56 A 00:52:28
Il pubblico: i numeri del Teatro La Maddalena e delle  rassegne delle donne di palcoscenico (“L’altra metà della scena”)
Nel teatro La Maddalena, aperto per quasi 20 anni, ogni giorno passavano un centinaio di persone almeno, quindi Pignataro calcola migliaia di donne ogni mese. Nella gestione c’era invece solo una decina di donne, non di più. Pignataro prova a quantificare ragionando sui posti disponibili nelle rassegne estive, come la rassegna estiva “L’altra metà della scena” che ogni anno cambiava sede. L’anno con sede all’Orto botanico furono assegnati solo pochi posti, ci fu Franca Valeri ed era Susy Blady a presentare, era molto comico, ma non si poterono mettere più di 5 o 600 sedie. C’era molto pubblico ed era pagante.
00:50:10

La Maddalena, straordinario luogo di aggregazione femminista, il suo  capitale sociale

ASCOLTO

Tornando ai numeri della Maddalena, Pignataro valuta che ogni anno circolassero circa 18.000 persone: il teatro era sempre aperto, passavano tutte, le donne e anche gli uomini, sicuramente tutte le femministe di Roma. Le donne ci venivano per tanti motivi diversi. L’attività era continua dalla mattina alla notte, dai seminari agli spettacoli alle informazioni per abortire.
Ci sono passati molti scrittori e molte scrittrici e attrici, anche Enzo Siciliano era tra i soci fondatori.
Secondo Pignataro l’idea di aprire un teatro delle donne era venuta a Dacia per mettere in scena i testi scritti per il Collettivo Isabella Morra e avere così un posto dove le donne potessero essere protagoniste.
00:52:28
Dichiarazione finale
Dichiarazione finale e firme. Senza vincoli (Fine a 53,41”) giovedì 26 febbraio 2016 ore 13h13’.

Listen AudioVai alla Scheda Biografica

Interview Duration:
  • 00:53:41
  • Registration Duration:
  • 00:53:41
  • Format: Wav
    Type: Audio
    Language: Italiano
    Subjects:
    Original Document Placement:
  • ICBSA, Via Caetani 32, 00186, Roma
  • Museo Biblioteca dell’Attore, Via del Seminario 10, 16121, Genova
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    Citation:

    Intervista a Pignataro Carmen di Giacobbe Borelli Maia, Roma, il 26/02/2016, Progetto “Donne di teatro a Roma ai tempi della mobilitazione femminista (1965-1985)”, Collezione ORMETE (ORMT-04k) – consultata in URL:<https://testpo.ormete.net/en/interview/intervista-a-pignataro-carmen/>, (data di accesso).

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